In questo articolo andremo a parlare dello sfondellamento dei solai, un problema tipico che affligge molti solai in latero cemento.
Lo sfondellamento dei solai è un problema tipico dei solai in laterocemento gettato in opera, in quanto si ha il parziale distacco della parte inferiore delle pignatte.
Questo danneggiamento può rappresentare un potenziale pericolo per le persone e per le cose sottostanti, causando l’inagibilità dei locali interessati da questo fenomeno.
Le principali motivazioni per cui avviene questo danneggiamento sono:
- L’ossidazione delle armature longitudinali;
- L’utilizzo di calcestruzzo poroso.
L’ossidazione delle armature longitudinali provoca un rigonfiamento dell’acciaio, le quali dilatandosi generano il distacco del materiale.
L’utilizzo di calcestruzzo poroso, ovvero con la presenza di pori al suo interno, è dovuto ad un costipamento insufficiente e inerti di dimensioni non idonee.
Questa tipologia di danni è molto tipica nei solai di copertura piani esposti per un periodo molto lungo alle intemperie ambientali, i quali, senza un adeguata protezione, possono far filtrare dell’acqua.
I solai che più tipicamente soffrono di questo problema sono quelli con luci maggiori di 4 metri, in quanto all’ aumentare della lunghezza, le deformazioni causano spostamenti maggiori.
Un’altra causa di questo fenomeno sono gli errori umani di progettazione, i più comuni sono:
- Un numero eccessivo di solai con luci diverse;
- Travi in spessore con lunghezze eccessive;
- Effetti piastra difficilmente quantificabili.
Altre concause possono essere:
- Impedimenti alla naturale dilatazione dell’acciaio;
- Presenza del ritiro nei materiali di costruzione;
- La presenza di vincoli rigidi;
- Eventi accidentali difficilmente prevedibili.
Dal punto di vista meccanico, ciò che avviene è la presenza di eccessivi sforzi di taglio nei solai con armatura unidirezionale.
Lo sfondellamento dei solai è un problema tipicamente riscontrato nei solai costruiti nei decenni 60 e 70, in particolare di quelli di tipo SAP.
Infatti, la loro costruzione e messa in opera era ostacolata da oggettive difficoltà, come per esempio: il posizionamento di barre di piccolo diametro, il dosaggio della pasta cementizia e le scanalature delle pignatte.
Infine, particolare attenzione va data alla corretta progettazione dello spessore del copriferro, al fine di proteggere le armature dagli attacchi ambientali.
Bibliografia:
Salvatore Lombardo, Valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti in cemento armato, Dario Flaccovio editore, anno 2012.