In questo articolo andremo a parlare degli isolanti termici e acustici, in maniera volutamente generale, per fornire i concetti base di questi materiali indispensabili. Come sempre, si useranno parole non troppo tecniche per favorire una più larga comprensione.
Bene, iniziamo con la definizione.
L’isolante ha lo scopo di isolare acusticamente o termicamente un ambiente da un altro oppure dall’esterno.
I materiali termoisolanti sono quei materiali che hanno un elevata resistenza termica, di conseguenza una scarsa capacità di trasmettere calore.
I materiali adatti all’isolamento acustico hanno un elevato potere fonoassorbente, espresso dal coefficiente di assorbimento.
Ovviamente, sono presenti materiali che hanno entrambe le caratteristiche sopra citate, in questo caso si parlerà di isolamento termo-acustico.
La caratteristica principale di questi materiali è la loro struttura porosa e fibrosa capace di contenere una notevole quantità d’aria, di conseguenza sono dotati di bassi valori di peso proprio e di rigidità.
Sono principalmente dei materiali anelastici, di conseguenza difficilmente entrano in vibrazione diventando una fonte secondaria di rumore.
Ma cosa vuole dire materiale anelastici?
Per materiale anelastico si intende quel materiale che non è in grado di riprendere la forma originaria quando la sollecitazione cessa di esistere.
I materiali possono avere diverse forme e dimensioni, si va dai tessuti ai panelli rigidi, dalle schiume ai materiali sfusi usati per il riempimento di intercapedini.
Ok, ma quali sono più specificamente questi materiali?
Gli isolanti termici possono essere composti da: argilla espansa, vermiculite, lana di vetro e di roccia, polistirene, poliuretano e diverse tipologie di fibre (come: fibre di legno, fibre di canapa, di cocco e di lino).
Passiamo ora ai materiali che isolano acusticamente un ambiente.
I più comunemente impiegati per questo scopo sono: lana di roccia, lana di vetro, lana di canapa e sughero.
Spesso questi materiali vengono inseriti, sottoforma di strati, all’interno di chiusure verticali e orizzontali, come per esempio i muri di tamponamento e i solai.
Nel caso in cui un materiale isolante sia in contatto con l’acqua, è buona norma che sia di tipo a cellula chiusa, un esempio può essere il vetro cellulare. Questo materiale è particolarmente utilizzato anche per l’isolamento perimetrale delle pareti esterne a contatto con la terra, come per esemplo sotto i plinti di fondazione.
Bibliografia:
Prontuario tecnico urbanistico ammnistrativo, Alberto Fabio Ceccarelli, Maggiori Editore, anno 2015.