In questo articolo andremo a parlare della costruzione di argini di fiumi o canali, fornendo una visione d’insieme su come si progetta una tale opera.
La costruzione di argini di fiumi o canali richiede il soddisfacimento di diverse condizioni, sia dal punto di vista meccanico e sia dal punto di vista fisico.
Le principali sono:
- La resistenza meccanica dell’argine deve essere superiore alla spinta esercitata dal liquido;
- Sia presente una resistenza all’ erosione;
- Garantire l’impermeabilità dell’argine.
Al fine di garantire la stabilità dell’argine, bisogna far sì che la resistenza meccanica sia maggiore della spinta del fluido, questo avviene grazie a una massa di terra capace di equilibrare la spinta idraulica.
Per proteggere le sponde dell’argine dall’ erosione si impiegano pannelli di calcestruzzo o pietrame, evitando, di conseguenza, la disgregazione degli argini.
L’impermeabilità permette di evitare fenomeni di filtrazione e di esondazione, infatti qualora nel sottosuolo sono presenti strati permeabili di terreno, l’acqua può incanalarsi per poi uscire a valle dell’argine.
La fenomenologia sopra descritta è da evitarsi quanto più possibile, soprattutto in condizioni di piena, in quanto una pressione maggiore incrementa la velocità di erosione e trascinamento dei granuli.
Qualora si verificassero fenomeni di esondazione, per via di un elevato livello di piena, bisogna incrementare i sovraccarichi mediante l’apporto di sacchi di sabbia, infatti un sovraccarico aggiuntivo produce un miglior costipamento e una riduzione dei vuoti da cui filtra l’acqua.
Per questo motivo è sempre bene avere una conoscenza approfondita del sottosuolo mediante dei profili stratigrafici, i quali consentono di individuare la presenza di eventuali depositi permeabili.
Nel caso vi sia uno strato permeabile, bisogna valutare l’opportunità di interromperlo mediante l’inserimento di terreno impermeabile, per poi costipare il tutto.
Per bacini impiegati a distribuire l’acqua per uso agricolo, l’impermeabilità ha una notevole importanza, in questo caso si utilizzano delle terre argillose da costipare sul fondo e sugli argini per uno spessore che varia dai 60 ai 70 cm.
Qualora l’argilla non sia direttamente impiegabile, si possono utilizzare membrane PVC e PE al fine di migliorare l’impermeabilizzazione degli argini.
Bibliografia:
Gian Luigi Rinaldi, Disegno e progettazione tecnocologia dei materiali e delle costruzioni, Zanichelli editore, anno 1999.