In questo articolo si andranno a definire le varie combinazioni delle azioni sismiche previste dalle NTC 2018, sia in ambito bidimensionale che tridimensionale.

Le norme tecniche per le costruzioni del 2018, acronimo NTC 2018, prescrivono delle combinazioni di carichi per tenere conto dell’azione sismica.

Queste combinazioni vanno impiegate per la progettazione e lo studio di costruzioni civile oppure industriali, in particolare si farà riferimento al paragrafo § 2.5.3 delle NTC 2018.

Il quale propone la combinazione sismica, impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio, per quanto concerne l’azione sismica E:

combinazione azione sismica

Dove:

G sono i carichi permanenti;

Q sono i carichi variabili;

E sono le azioni derivanti dai terremoti;

P sono i carichi di presollecitazione.

Per quanto riguarda i valori dei coefficienti, essi sono riportati nella tabella 2.5.I delle norme tecniche per le costruzioni del 2018.

L’azione sismica ha un aspetto tridimensionale, infatti il sisma può essere scomposto in due direzioni orizzontali ortogonali e in una verticale.

Infatti, se si valuta il paragrafo § 7.3.5 delle NTC 2018, si afferma che l’azione sismica viene valutata nella maniera seguente:

1,00 Ex + 0,30 Ey + 0,30 Ez

Dove Ex, Ey ed Ez sono le varie componenti dell’azione sismica, dove x e y sono le due direzioni principali in pianta dell’edificio mentre z rappresenta la componente verticale del sisma.

Ovviamente i coefficienti moltiplicativi, ovvero 1,00 e 0,30, devono ruotare per determinare la combinazione dei carichi più gravosa.

La componente verticale, ovvero quella lungo z, deve essere tenuta in considerazione solo nel caso in cui incida in maniera rilevante sulla costruzione.

L’applicazione delle combinazioni delle azioni sismiche avviene principalmente nell’analisi statica e dinamica lineare per valutare gli effetti del terremoto, ma vi sono anche altre tipologie di analisi.

I metodi di analisi strutturale, per valutare gli effetti del terremoto sono:

  • Analisi lineare statica;
  • Analisi lineare dinamica;
  • Analisi non lineare statica;
  • Analisi non lineare dinamica.

A sua volta, l’analisi lineare statica può essere suddivisa nella maniera seguente:

  • Analisi lineare elastica con spettro elastico;
  • Analisi lineare elastica con fattore q.

Bibliografia:

Salvatore Lombardo, Valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti in cemento armato, Dario Flaccovio editore, anno 2012.