In questo articolo andremo a parlare dei calcestruzzi speciali, definendo la loro composizione e il loro impiego nel mondo dell’edilizia.
In tempi relativamente recenti sono stati introdotti nell’edilizia i calcestruzzi speciali, composti da nuovi e speciali componenti molto diversi da quelli tradizionali (acqua, cemento, etc.), rendendoli idonei per l’impiego in condizioni particolarmente difficili, come climi avversi o azioni meccaniche eccezionali.
I più famosi sono i seguenti:
- Calcestruzzi leggeri;
- Calcestruzzi fibrosi;
- Calcestruzzi ad altissima resistenza.
I calcestruzzi leggeri strutturali vengono confezionati utilizzando degli aggregati leggeri formati principalmente da argilla o scisti espansi.
Per quando riguarda la normativa che disciplina il calcestruzzo leggero strutturale è utile ricordare le linee guida fornite dal Decreto ministeriale del 9 gennaio 1996, il quale affermava che la massa volumetrica dopo 28 giorni deve essere compresa tra i 1400 e i 2000 kg/m^3 e la resistenza caratteristica, sempre dopo 28 giorni, non deve essere inferiore a 15 N/mm^2.
Il calcestruzzo leggero, questa volta non a fine strutturale, va da 800 a 1300 kg/m^3 come peso specifico.
I calcestruzzi fibrosi, ovvero armati con fibre di acciaio, vetro o resine, possono essere divisi in due categorie sostanzialmente:
- Calcestruzzi fibro-armati, nei quali l’unica armatura presente è quella fibrosa;
- Calcestruzzi fibro-rinforzati, nei quali è presente sia l’armatura classica sia quella presente nelle fibre.
La caratteristica principale, di questa tipologia di calcestruzzo, è l’elevata resistenza agli urti e all’abrasione.
L’applicazione maggiore dei calcestruzzi fibrosi si trova nell’ambito dei trasporti, più in particolare nella realizzazione di rivestimenti di gallerie stradali, ovvero quando si utilizza il calcestruzzo proiettato.
Andiamo ora a parlare dei calcestruzzi ad altissima resistenza.
I calcestruzzi ad altissima resistenza sono composti da miscele di inerti particolarmente resistenti e con un basso rapporto a/c. Il loro impiego, mediante additivi super fluidificanti, trova spazio in ambito industriale, mediante la realizzazione di pavimenti soggetti a forti sollecitazioni meccaniche e abrasione. Questa tipologia di calcestruzzo viene impiegata sia attraverso dei getti oppure attraverso degli elementi prefabbricati, che vengono maturati attraverso dei cicli ottimali.
La resistenza a compressione, di questa speciale categoria di calcestruzzi, raggiunge addirittura i 1500 kg/cm^2 dopo 24 ore dal getto.
Bibliografia:
Manuale Cremonese del Geometra, terza edizione prima ristampa, anno 2004.