In questo articolo si andrà a parlare dei rompitratta nei solai in laterocemento, fornendo tutte le informazioni necessarie per progettarli.
I solai in laterocemento sono dei solai costituiti da travetti in cemento armato, avente una funzione portante, e da elementi di alleggerimento in laterizio, tipicamente le pignatte.
Per poi applicare un getto di calcestruzzo di spessore 4 o 5 centimetri (caldana) armandolo con delle reti elettrosaldate.
Un solaio in laterocemento può considerarsi infinitamente rigido, secondo le norme tecniche per le costruzioni NTC 2018, quando ( §7.2.6):
“A meno di specifiche valutazioni e purché le aperture presenti non ne riducano significativamente la rigidezza, gli orizzontamenti piani possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano medio a condizione che siano realizzati in calcestruzzo armato, oppure in latero-cemento con soletta in calcestruzzo armato di almeno 40 mm di spessore, o in struttura mista con soletta in calcestruzzo armato di almeno 50 mm di spessore collegata agli elementi strutturali in acciaio o in legno da connettori a taglio opportunamente dimensionati.”
In questa tipologia di solai svolge un ruolo importante il rompitratta, chiamato anche correa di ripartizione.
Esso ha il compito principale di interrompere la luce libera di inflessione dei travetti, quando le lunghezze superano i 4 o 5 metri.
I rompitratta nei solai in laterocemento servono per indurre un comportamento a piastra all’interno dell’impalcato.
Essi sono degli elementi strutturali in cemento armato, i quali vengono gettati in direzione ortogonale ai travetti del solaio.
L’armatura che viene impiegata, per la sua realizzazione, è di norma la seguente 2 + 2fi12 con una staffatura avente diametro fi8 ed un passo pari a 20 cm.
Le verifiche da eseguire per i rompitratta sono a flessione e successivamente a taglio, al fine di verificare il dimensionamento corretto delle armature e la geometria della sezione.
Per quanto riguarda l’armatura a taglio è importante notare quanto affermano le NTC 2018, norme tecniche per le costruzioni 2018, nel paragrafo § 4.1.2.3.5.1:
“È consentito omettere tale armatura minima in elementi quali solai, piastre e membrature a comportamento analogo, purché sia garantita una ripartizione trasversale dei carichi.”
Bibliografia:
Carlo Marini, Claudio Mirarchi. (2016). Prontuario ragionato di calcolo strutturale per opere in c.a. e acciaio. Maggioli editore.