In questo articolo andremo a illustrare le competenze dei comuni in ambito catastale, fornendo il quadro normativo vigente che disciplina questo campo.
Dal punto di vista normativo, le competenze dei comuni in ambito catastale riguardano la definizione dei nuovi criteri di classamento, infatti secondo l’articolo 3, comma 154, della legge 662/96.
Infatti, esso cita:
“è disposta la revisione generale delle zone censuarie, delle tariffe d’estimo, della qualificazione, classificazione e classamento delle unità immobiliari e dei relativi criteri nonché’ delle commissioni censuarie, secondo i seguenti principi:
- a) attribuzione ai comuni di competenze in ordine alla articolazione del territorio comunale in microzone omogenee, secondo criteri generali uniformi […].
- b) individuazione delle tariffe d’estimo di reddito […].
- c) intervento dei comuni nel procedimento di determinazione delle tariffe d’estimo […].
- d) revisione della disciplina in materia di commissioni censuarie […].
- e) attribuzione della rendita catastale all’unità appartenenti alle varie categorie ordinarie […].”
In sintesi, i comuni dovranno provvedere alle seguenti mansioni:
- Definizione delle zone censuarie;
- Definizione dei prospetti tariffari per ogni zona censuaria;
- Definire il nuovo classamento delle unità immobiliari urbane.
Un’altra competenza che verrà richiesta a tali uffici è la definizione delle rendite catastali delle unità immobiliari urbane presenti nei gruppi D e E.
Il gruppo D include: Opifici, alberghi, case di cura, ospedali, etc.
Il gruppo E include: Fabbricati e costruzioni presenti nei cimiteri, stazioni per i servizi di trasporto, fari, etc.
I comuni dovranno procedere con la formazione delle microzone, secondo le direttive del ministero delle finanze.
Le microzone delimitano aree urbane caratterizzate nell’ avere una significativa omogeneità in termini di valori immobiliari, urbanistici e costruttivi.
Il comune, in ambito catastale, deve partecipare alla definizione dei prospetti tariffari mediante delle conferenze di servizio e, allo stesso tempo, partecipare ad attività revisionali.
Le attività revisionali agiscono sulle zone censuarie, sulla qualificazione e sui prospetti tariffari.